La cosa più inquietante del potere di Kilgrave è l’essere profondamente realistico.
L’essere la puntuale estremizzazione metaforica del reale potere di persuasione, manipolazione, ed espropriazione del consenso che conosciamo bene, e vediamo tutti i giorni all’opera esercitato dalle classi dirigenti attraverso i media. Il potere di convincere gli altri a vivere e lavorare da schiavi. A suicidarsi. Ad ammazzarsi a vicenda.
Lo stesso Kilgrave, nel nono episodio dell’ottima nuova serie Marvel Jessica Jones, dimostra infatti come la componente “fantascientifica” del suo talento sia in realtà secondaria, riuscendo a essere diabolicamente persuasivo anche mentre non può adoperarla.
Kilgrave è sicuramente il personaggio migliore e più interessante del Marvel Cinematic Universe finora, grazie anche alla straordinaria interpretazione di David Tennant, che si dimostra ancora una volta uno degli attori di maggior talento oggi in circolazione.
Perfetta anche Krysten Ritter nel ruolo della protagonista, una convincente versione femminile del detective hard-boiled. La serie è al suo meglio però quando la generale atmosfera noir trascende nell’horror psicologico- metaforico, grazie a Kilgrave.
Kilgrave è un Demiurgo. Un Neuromante. Un’incarnazione di Palmer Eldritch. L’elemento SF rende il suo potere più teatrale, ma la vera radice della sua influenza, come il segreto per liberarsene, sta nella consapevolezza della sua reale natura.