L’ultima pagina

L’Ucraina sta diventando un enorme mattatoio. Decine di migliaia di morti. Intere città ridotte a una distesa di macerie. Milioni di profughi che hanno perduto tutto.

Da entrambe le parti ormai non si parla più di tregua, ma solo di vittoria. Biden intensifica l’invio di armi, Putin minaccia l’allargamento del conflitto.

È inutile chiedersi cosa diranno i libri di Storia. Se questo mattatoio si allarga, non ci saranno più libri, e non ci sarà più Storia.

World War Z

La guerra in Ucraina è una Terza Guerra Mondiale per procura tra Nato e Russia sul territorio – e sulla pelle – degli ucraini. I russi hanno invaso l’Ucraina, rendendosi responsabili – come già in Cecenia e in Siria – di numerosi crimini di guerra. La Nato arma e addestra l’esercito ucraino – battaglioni nazisti compresi – da vari anni.

Putin non vuole la pace, ma non la vuole neanche Biden, che spera l’Ucraina diventi l’Afghanistan di Putin. Intanto Svezia e Finlandia chiedono di entrare nella Nato, e la Russia minaccia “Gravi conseguenze”.

La guerra continua.

Sospesi

C’è un altro morbo in agguato alla fine del Covid, lo Sviluppismo 2.0, già insito nella retorica della Ripartenza, delle Grandi Opere da finanziare col Recovery Fund.

Il nostro modello di sviluppo è una funivia senza freni d’emergenza.

Il Sol dell’Avvenire

Anna si sveglia di soprassalto, strattonata dal marito che le indica la finestra.
– Cosa c’è? – Brontola.
– Guarda il sole!
– Ma sei scemo?
– C’è un’eclisse imprevista!
– Cazzo dici? Non è possibile.
Anna si alza, e guarda dalla finestra il disco solare trasformato in un diafano anello luminoso.
– Ma non è possibile – ripete. Poi appoggia la punta del dito sul vetro in corrispondenza dell’anello solare.
– È spezzato in alto. E c’è come una punta di freccia. Somiglia all’icona dei video.. .
– “Rivedi” – annuisce il marito.
– Esatto! – Picchia la punta del dito sul vetro.
Anna si sveglia di soprassalto, strattonata dal marito che le indica la finestra.
– Cosa c’è? – Brontola.
– Guarda il sole!
– Ma sei scemo?
– C’è un’eclisse imprevista!
– Cazzo dici? Non è possibile.
Anna si alza, e guarda dalla finestra il disco solare trasformato in un diafano anello luminoso.
– Ma non è possibile – ripete. Poi appoggia la punta del dito sul vetro in corrispondenza dell’anello solare.
– È spezzato in alto. E c’è come una punta di freccia. Somiglia all’icona dei video.. .
– “Rivedi” – annuisce il marito.
– È assurdo, eppure… non ti sembra d’averlo già visto? – Picchia la punta del dito sul vetro.
Anna si sveglia di soprassalto, strattonata dal marito che le indica la finestra.
– Sì, lo so – gli dice, alzandosi – c’è l’icona “Rivedi” al posto del sole.
Lui la guarda stranito.
– Ma no! Il sole c’è ancora. Però è quadrato! – Dice. E picchia la punta del dito sul vetro.

La regola che conferma la regola

C’è una regola aurea che vale sia in amore che in politica: chi ti dà sempre ragione vuole fotterti.
Sia che venga da destra, dal centro, dalla sinistra (o presunta tale) da una Chiesa, dalla Rete, dai movimenti reali o virtuali, chi ti dà sempre ragione, anche (e soprattutto) quando palesemente hai torto, vuole fotterti.
Chi ti dice che il tuo è il paese più bello del mondo, che hai tutto il diritto di odiare gli sfruttati più degli sfruttatori, chi ti applaude sia quando fai la raccolta differenziata che quando bruci i cassonetti, chi dà sempre a qualcun altro – gli stranieri, i banchieri, i tappezzieri – la colpa delle cazzate che combini, vuole fotterti.
Salirti sulla testa, e usarti come gradino per arrivare al successo, al denaro, al potere.
Chi ti blandisce, ti adula, ti istiga, ti giustifica, alimenta i tuoi istinti più bassi e le tue speranze più assurde, chi ti dice sempre quello che vuoi sentire, scrive sempre quello che vuoi leggere, e sostiene sempre tutte le stronzate che preferisci credere, sta cercando di fotterti.
Che sia un filosofo (o presunto tale), un trapper, un influencer, o un ministro (o presunto tale) la regola non ha eccezioni. Chi ti dà sempre ragione vuole fotterti.